L’ERA ROUSTEING : I MOMENTI CHIAVE 2011-2021

STAGIONE 2, EPISODIO 4 :

GIUGNO 2015
“RENAISSANCE” DI SEBASTIEN BERAUD
BALLETTO DELL’OPÉRA DI PARIGI

“Ovviamente è un immenso onore lavorare con l’Opéra di Parigi. Sono poche le istituzioni che, come questa, rappresentano tanto bene l’essenza della cultura e della creatività francese. Disegnare per il rigore e le tecniche del balletto classico è stata una nuova sfida per me e per il mio team, ma è stata anche una sfida che ci ha fatto piacere affrontare. Sono sempre stato affascinato dalla bellezza e dal potere della danza, per cui questo progetto è stato una vera gioia, dandomi l’opportunità unica di imparare da un gruppo di artisti e artigiani di grande talento e condividere con loro le mie idee. Per loro, niente sembrava impossibile”.

Olivier Rousteing

BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST

1 / 5

MAGGIO 2018: NOIRE N’EST PAS MON METIER

“Io e il team Balmain siamo stato molto fieri di sostenere le sedici attrici della straordinaria pellicola Noire n’est pas mon métier (nera non è il mio mestiere) nella loro traversata del red carpet e degli scalini verso l’edizione del 2018 del Festival del cinema di Cannes.

Sono stato molto contento di scoprire di più di queste donne attraverso il racconto delle loro storie coinvolgenti. Mentre divoravo il loro libro una pagina dopo l’altra, mi ha colpito soprattutto la loro onestà e il senso dell’umorismo (senza contare la forza e resilienza). Purtroppo, però, è stato facile per me riconoscere i commenti inappropriati, l’ignoranza e la discriminazione che hanno incontrato durante la loro carriera.

Oggi, la nostra Balmain Army, meravigliosamente diversificata, è una chiara dichiarazione della nostra lotta per l’inclusione e la rappresentazione. Oltre a essere la cosa giusta da fare, Balmain sa anche che è una semplice questione di buon senso celebrare e rappresentare la forza, i talenti e la bellezza di ciascun membro della società in cui viviamo. Non vedo l’ora di vivere in un mondo in cui ogni società che si occupi di moda e intrattenimento se ne renda davvero conto”.

Olivier Rousteing

(RED): UN LEGAME SPECIALE

“Il messaggio di (RED) mi è molto caro. Avendo iniziato la mia vita in orfanotrofio, le difficoltà dei bambini vulnerabili in tutto il mondo sono una battaglia molto personale per me. Attualmente, oltre 15 milioni di bambini in tutto il mondo hanno perso un genitore colpito da AIDS. La maggior parte vive nell’Africa sub-sahariana, dove la malattia è la principale causa di morte tra gli adulti. Più imparo sullo straordinario primato di (RED) nell’educazione, l’emancipazione e la salvaguardia delle persone attraverso i programmi del Global Fund, più capisco che se davvero vogliamo cambiare questa situazione, abbiamo il potere di farlo. Ogni giorno, grazie all’impegno di (RED), sempre meno bambini perdono i genitori a causa dell’AIDS e sempre meno neonati nascono affetti da HIV: è il motivo per cui cerco di fare il possibile per aiutare (RED) e il suo indispensabile lavoro.

MAGGIO 2018
UN (RED) CARPET BALMAIN

Per l’edizione 2018 del Met Ball, alcuni importanti membri della Balmain Army hanno acconsentito a donare i propri abiti per contribuire a raccogliere più fondi possibili da destinare alla lotta all’AIDS. Olivier Rousteing e il suo team hanno ideato un modello unico firmato Balmain per ogni star seduta al tavolo della Maison al Met Gala: Jennifer Lopez, Juliette Binoche, Natalia Vodianova, Natasha Poly, Julia Stegner, Alex Rodriguez e Trevor Noah. E, dopo i riflettori del famoso red carpet del Met, gli stupendi abiti e smoking sono stati poi messi all’asta e il ricavato interamente riversato a (RED) e alla lotta del Global Fund per porre fine all’AIDS.

BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST

1 / 6

GIUGNO 2019 IL PRIMO BALMAIN FESTIVAL

Nel 2019, la dedizione di Olivier Rousteing per la musica lo ha spinto, insieme al suo team, ad alzare il volume al massimo. Hanno creato uno speciale momento Balmain che era a metà tra concerto e défilé, presentando la collezione maschile della Maison durante la Fête de la Musique a Parigi, un gioioso momento di festa che si svolge ogni anno e dura tutta la notte. Per il festival, Balmain ha costruito una struttura temporanea ma straordinaria all’interno del meraviglioso Jardin des Plantes della capitale francese e i modelli della Maison hanno condiviso l’enorme passerella con delle performance fantastiche di alcuni degli artisti internazionali preferiti da Rousteing. Erano disponibili 1500 biglietti gratuiti per chi desiderava unirsi ai festeggiamenti; le donazioni di questi ospiti e gli introiti delle vendite del merchandising in edizione limitata e di cibo e bevande del Balmain Festival sono stati devoluti a (RED) e al Global Fund per contribuire a vedere la fine dell’AIDS entro il corso della nostra vita. Il progetto di un secondo festival nel 2020 è stato abbandonato a causa della normativa sanitaria relativa alla recente pandemia, ma Balmain ha promesso che il suo Balmain Festival del 2021, ancora in collaborazione con (RED), sarebbe stato ancora più grande e sarebbe durato due giorni durante la Fashion Week di Parigi a settembre.

SETTEMBRE 2021: UN SECONDO BALMAIN FESTIVAL

“Musica e musicisti sono sempre importanti per Balmain, e lo sono sempre stati fin dagli albori della Maison, quando Pierre Balmain vestiva le grandi artiste della sua epoca, inclusa Juliette Gréco, Dalida e la leggendaria Josephine Baker. Nei miei dieci anni alla Maison, insieme al mio team ho sempre intrecciato musica e moda, una stagione dopo l’altra. Il nostro secondo Balmain Festival si ispira direttamente all’identità peculiare della Maison; sul palco della nostra sfilata/concerto, i nostri modelli sono stati raggiunti da alcuni dei miei performer preferiti.

Il primo festival della Maison, nel 2019, ci ha permesso di alzare il livello del nostro impegno per la musica, la moda e la lotta all’AIDS. Eravamo molto contrariati quando la pandemia ci ha obbligati ad annullare il festival del 2020, e questo spiega come mai più ci avvicinavamo al secondo festival, più l’emozione saliva alle stelle: ci immaginavamo già a vivere di nuovo la bellezza dell’amicizia, la forza della musica e la frenesia della Fashion Week di Parigi. E, ovviamente, questa emozione ci ha portato a voler continuare ad aiutare il nostro partner di lunga data (RED) nel raccogliere i fondi per il Global Fund per lottare contro due pandemie: l’AIDS e il COVID”.

Olivier Rousteing

LUGLIO 2020: BALMAIN-SUR-SEINE

Credo che ognuno di noi ricorderà per sempre la primavera del 2020 come un momento buio, segnato da nuove e inquietanti paure e da un isolamento obbligato. Il lockdown ha fatto aprire gli occhi su tutto quello che diamo per scontato persino ai fortunati che hanno avuto a che fare solo con le frustrazioni da Zoom e con l’ansia da ingabbiamento. In una lontananza forzata, ci siamo resi conto di dipendere dallo stare insieme. Rinchiusi, ci mancava la bellezza degli spazi pubblici della nostra città, Parigi. E, di fronte all’infinito e incredibile elenco di morti, ci siamo davvero resi conto del potere trasformativo della solidarietà.

L’estate successiva, finalmente riuniti con gli amici (ma sempre praticando il distanziamento interpersonale!), abbiamo deciso di festeggiare il ritorno a Parigi nonché la riscoperta della forza di questi valori eterni. Nonostante fossimo ben consci di dover convivere con i pericoli della pandemia, eravamo decisi a guardare avanti, con speranza e fiducia per un cambiamento e dei progressi che erano già in vista.

“È proprio vero. Joni Mitchell non mente mai: non ci si rende conto di quello che si ha fin quando non lo si perde"

Olivier Rousteing

E sapevamo anche che tutte le altre difficoltà sarebbero continuate. I rinnovati appelli per la giustizia e l’uguaglianza che si sentivano per le strade di tutto il mondo erano reazioni alle perdite tragiche di quell’estate, ma la loro forza crescente ci ha permesso di sognare un cambiamento da tempo agognato e ora accelerato da un nuovo crogiolo di giovani pieni di energia e talento, ciascuno con una propria voce, determinata e diversa. La nostra danza ha tratto ispirazione da questo desiderio condiviso di progresso.

Ma da dove arrivava quell’ottimismo in un momento così buio? Forse era il riflesso della mia storia personale: dopotutto, non molto tempo fa una persona come me non sarebbe mai potuta finire a occupare la posizione che occupo io oggi.

Il cambiamento è possibile. Il progresso è possibile."

Olivier Rousteing

"Sono contento di lavorare per una Maison che mi sostiene e che lotta con me per l’inclusione e il cambiamento fin dal primo giorno in cui vi ho messo piede. E ho sempre trovato interessante che il mio ottimismo per un futuro migliore trovasse un richiamo anche nella peculiare storia di Pierre Balmain. Ormai 75 anni fa, il nostro fondatore decise di rischiare aprendo la sua Maison di moda eponima in tempi davvero incerti. Quello che Monsieur Balmain e i successivi direttori creativi hanno prodotto, un decennio dopo l’altro, era un ingrediente principale per la rinascita della moda parigina nel dopoguerra. Siamo stati quindi molto lieti di presentare alcuni dei loro design incredibili e senza tempo in quella meravigliosa sera d’estate.

Ho avuto la grande fortuna di essere scelto per costruire su quelle fondamenta. Ho quindi aggiunto al mix un riflesso dell’evoluzione di Balmain nell’ultimo decennio, concentrandomi sulla sartorialità in alcuni dei miei design chiave di abiti e giacche, ciascuno dimostrando che la silhouette della Maison Balmain del XXI secolo si rifà sempre allo stile dei maestri del passato.

Ovviamente, il percorso della nostra péniche ha mostrato tutta la bellezza incredibile della nostra ville lumière. Ma Parigi è molto di più dei suoi famosi viali, dei suoi eleganti ponti e dell’architettura leggendaria. È il mix unico di raffinatezza, libertà, diversità e creatività della Parigi di oggi che ispira me e il mio team nel creare le nostre collezioni. Esattamente come Pierre Balmain, sappiamo che non potremmo mai separare questa Maison dalla sua città, che è davvero la capitale mondiale della moda.

Il nostro momento Balmain-sur-Seine si è affidato a numerosi talenti. In particolare, sono molto grato a Andrew Makadsi, che ha lavorato a braccetto con noi per immaginare il concetto creativo. Dopo l’incredibile lavoro che ha svolto per le mie sfilate da uomo, ovviamente abbiamo chiesto a Jean-Charles Jousni di creare la coreografia della danza della serata. Eravamo anche lieti di avere gli stessi ballerini a cui ci siamo affidati per il ritorno delle nostre sfilate maschili. E, per questi magnifici paesaggi parigini, non potrei immaginare un abbinamento migliore della sublime voce di Yseult”.

Olivier Rousteing

BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST

APRILE 2018: BALMAIN + BEYONCÉ + COACHELLA

“Io e Beyoncé siamo fatti della stessa stoffa.

La mia ossessione per ogni minimo dettaglio di ogni sfilata è pari alla sua per ogni minimo dettaglio di ogni spettacolo — e quando due perfezionisti si incontrano, il risultato può essere davvero incredibile.

Beyoncé, la sua stylist Marni e io abbiamo lavorato fianco a fianco per settimane per perfezionare le nostra collaborazione. E mi sono goduto ogni istante. Mi riterrò sempre privilegiato per aver avuto l’opportunità di passare rapidamente in rassegna le collezioni per poi concentrarmi solo sul modo migliore di coniugare le mie creazioni con la grinta, la visione e il talento straordinario di Beyoncé. Non credo che potrò mai dimenticare l’emozione di lavorare con lei e con il suo team, né il sentimento di ammirazione che ho provato vedendola dirigere con maestria i suoi collaboratori sul palco e la meraviglia di ascoltare quella splendida voce durante le prove.

BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST
BALMAIN PODCAST

1 / 8

Spesso mi chiedono come scelga le collaborazioni. Naturalmente, cerchiamo sempre nuove strade per spingere la Maison a crescere e a mantenere vivi i rapporti con i membri della Balmain Army. Ma per me, personalmente? Prima di tutto, cerco nuove sfide. Poter imparare da grandi esperti in settori completamente diversi dal mio, che sia l’universo della tecnologia, della cosmesi o perfino del balletto classico, mi aiuta a crescere come persona e mi sprona, insieme al mio team, a sviluppare nuovi approcci per i progetti futuri. Ma fare squadra con Beyoncé ha portato questo processo a un livello inimmaginabile. È un’artista che nutre un amore profondo per la moda, e la sua visione così personale è stata davvero d’ispirazione. Poter lavorare insieme a una fuoriclasse come lei alla ricerca del modo migliore di portare la couture nella performance artistica e nella musica è stata una vera fortuna. Per non parlare poi dei ricordi meravigliosi che mi ha regalato, che porterò con me per moltissimi anni”.

Olivier Rousteing

“I’ve worn one-of-a-kind Balmains in arenas all across the globe, in videos shot inside the world’s finest museum and during some very important personal moments, as well—for example, last fall, when I cast my Texas ballot for change.
And—maybe you remember?—there were also two special weekends at Coachella... At Coachella, we showed the world what’s possible when two perfectionists get together—yes, let’s remember, we are both Virgos! My team, your team, you, me—we worked like mad to make every one of those hundreds of looks exactly right for those special concerts, those special weekends. And we did it. Yes. We did it. You’ve helped me make my musical statements and you’ve helped me to amplify my messages—and your designs have made me feel beautiful. Thank you, Olivier.”

Beyoncé

    • Credits:

      "Renaissance" was performed at Paris' Opera Garnier as part of the 350-year-old institution's celebration of emerging talents entitled Bertaud/Bouché/Paul/Valastro.
    • Photo Credits:

      Getty Images
    • Sketches and Video Credits: Balmain
    • Video Credit:

      Netflix

Alexandre Arrechea, Villa Balmain, Hexagon Garden

SEASON 2, EPISODE 5

Commissioned by Pierre Balmain and built by the visionary Italian architect Leonardo Ricci, Villa Balmain was constructed on the Italian isle of Elba between 1958 and 1960 and passionately preserved for decades. Today, it continues to offer a remarkable perspective on Pierre Balmain’s unique personal taste, as well as a deeper understanding of the origins of the celebrated audacity that has long set apart the designer’s eponymous French fashion house.

READ ARTICLE