L’ERA ROUSTEING: LE CAMPAGNE BALMAIN CHIAVE

STAGIONE 2, EPISODIO 3:

PRIMAVERA 2014: RIHANNA

“Ho voluto Rihanna per questa campagna perché, oltre a essere una cara amica, è anche e soprattutto un’icona della moda moderna. E mi piace come ha indossato quei capi: come una top model anni ’80”.

Olivier Rousteing 

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PRIMAVERA 2016: LE TOP MODEL

“Mentre scattavamo queste immagini, mi sono ritrovato a sorridere mentre mi immaginavo alla faccia incredula che avrei fatto, da adolescente, se qualcuno fosse tornato indietro nel tempo a dirmi che, un giorno, sarei stato a New York in uno studio a guardare Steven Klein fotografare Cindy, Claudia e Naomi per la mia campagna Primavera 2016. Questi quattro nomi, infatti, sono quelli di artisti che mi hanno ispirato fin dagli albori.

Quando ero solo uno scolaro a Bordeaux, furono gli editoriali su di loro che, per la prima volta, mi fecero capire lo straordinario potere della moda di trasformare ogni cosa. Ancora oggi, tanti anni dopo, le loro immagini iconiche saltano fuori spesso nella confusione dei mood board del mio atelier (e sicuramente è lo stesso per quasi tutti gli altri designer). Non esagero quando dico che ho realizzato un sogno lavorando con loro.

Per questa campagna, non si è mai posta la domanda della direzione da prendere. Era ovvio che non ci sarebbe stato nessun bisogno di installazioni speciali o di giocare con l’illuminazione: Pascal, Steven e io sapevamo che la combinazione unica dei design della collezione Balmain per la Primavera 2016 con queste donne forti era più che sufficiente. Per questo, le luci sono essenziali e dirette, con queste tre muse eccezionali al centro della scena.

Osservando l’istantaneità con cui Cindy, Claudia, Naomi e Steven hanno iniziato a lavorare insieme sono rimasto sbalordito dalla sicurezza, la professionalità e la grazia che si dispiegavano di fronte ai miei occhi. Non vi è mai stato alcun dubbio sulla perfezione del risultato finale. Guardando ora queste immagini, mi piace pensare che queste foto, un giorno, magari saranno parte del mood board di qualche designer del futuro”.

Olivier Rousteing 

 

 

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AUTUNNO 2017: UN DIARIO PARIGINO

“Le mie giornate sono come quelle di chiunque altro: iniziano troppo presto e finiscono troppo tardi. E, nel mezzo, a volte ho l’impressione di non fare altro che correre da una riunione (in ritardo) all’altra (sempre più in ritardo). Con un’agenda come questa, la bellezza di Parigi, che mi ha lasciato il segno quando la visitai da bambino e anche successivamente da giovane studente, è spesso ridotta, purtroppo, a una specie di macchia offuscata al di là del finestrino del taxi, un semplice sfondo della routine quotidiana di cui non ci rendiamo neppure più conto.

Ma dal 2017, per me, non è più così. Dopo le elezioni politiche, come molti altri concittadini ho iniziato a chiedermi più profondamente che cosa significasse essere francese e perché scegliessimo di rimanere qui. Per questa analisi ho iniziato a riscoprire quello che avevo di fronte a me, tra cui le magnifiche strade che mi circondavano.

Questa campagna, una delle più personali, l’ho chiamata Paris Diary. In due lunghe giornate e un’interminabile notte, io e il mio team abbiamo attraversato tutta la città camminando da un arrondissement all’altro. Iniziando al numero 44 di Rue François Premier, sede storica di Balmain, e soffermandoci lungo il viaggio presso alcuni degli indirizzi leggendari della capitale francese (il Palais Royal, Saint Sulpice, il Panthéon, Place des Victoires…), abbiamo immortalato le creazioni della collezione Balmain dell’Autunno 2017, con i membri variegati e forti della Balmain Army in posa di fronte alla bellezza senza tempo della nostra ville lumière.

Ho sempre spiegato che i social media mi attraggono, in parte, anche perché permettono di disfarsi di qualsiasi filtro o intermediario, consentendomi di comunicare direttamente con chi è interessato a quello che creiamo. Desideravo fotografare questa campagna per le stesse ragioni: avere delle immagini che riflettessero direttamente la mia visione delle ultime creazioni di Balmain nonché il mio amore per la singolare bellezza della città che chiamo casa”.

Olivier Rousteing 

 

 

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AUTUNNO 2018: MILLA JOVOVICH

“Come tutti i ragazzi francesi cresciuti negli anni ’90, adoravo Il quinto elemento. Quindi, considero Milla Jovovich un’attrice straordinaria e una donna dalla bellezza sbalorditiva. Ne ammiro da sempre la forza, lo stile e il talento e ho sperato a lungo di trovare un modo per lavorare con lei su un progetto Balmain. Ero al settimo cielo quando ha accettato di partecipare alla nostra campagna per l’Autunno/Inverno 2018. Non vedevo l’ora di vedere le prime immagini del servizio fotografico a Londra. Sapevo abbastanza da aspettarmi risultati fantastici, ma in tutta onestà non avrei mai pensato che mi avrebbe lasciato così di stucco, e così in fretta. Fin da quando ho visto gli scatti nudi e crudi, sapevo che avevamo già immortalato esattamente quello che desideravo.

Come diceva Leeloo ne Il quinto elemento: Boooooooom ba da booom! Fatto. Ce l’avevamo. Nessun bisogno di rielaborazioni o colonna sonora. L’ho capito non appena ho visto gli scatti che avremmo dovuto rimanere sobri e concentrare l’attenzione su Milla e sui suoi movimenti in quello spazio incredibile. Uno stile forte e minimal perfettamente completato dagli stili della stagione”.

Olivier Rousteing 

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AUTUNNO 2018: IL RITMO BALMAIN

“Come sapranno già tutti, la musica per me è estremamente importante. Le note della mia collezione sottolineano quasi sempre le canzoni, gli artisti e i generi che mi ispirano, e molte delle mie campagne sono concentrare su musica e musicisti.

Qualche anno fa mi sono ritrovato ossessionato su un tipo di musica speciale e inevitabile, nonostante di solito passi in sordina: le note e i beat onnipresenti che accompagnano praticamente ogni istante delle nostre vite. La maggior parte del sottofondo sonoro del nostro ambiente viene tendenzialmente ignorato fino a quando qualcosa sembra fuori posto. Mi sono però impegnato a essere più attento a queste note, lavorando per creare una sorta di inventario aureo dei suoni che compongono le diverse parti della mia colonna sonora quotidiana. Queste tonalità variegate, tra rintocchi e pulsazioni (porte che si sbattono, il bip dei videogiochi, il ronzio dei motori, il tintinnio delle monete, lo strisciare dei piedi...), quando vengono riunite in combinazioni inattese ci possono aiutare a riflettere sulla bellezza inaspettata che si può trovare nel quotidiano, ricordandoci dei nostri tanti sbalzi d’umore e anche delle piccole gioie.

Ero contento di scoprire che anche Jake e Ludwig condividono la mia attrazione per questo piccolo ma potente ritmo del quotidiano, e non vedevo l’ora di scoprire come avrebbero giocato con il potenziale di questi suoni per creare questo video musicale unico per la campagna Autunno 2018 di Balmain. Ad accompagnare la freschezza dei suoni, ci siamo affidati a un’ampia rosa di talenti, mischiando icone (Milla Jovovich e Daphne Guiness) con una selezione di giovani e audaci creatori di tutto il mondo. Ciascuno aveva una passione, un coraggio, un talento e una sicurezza tale da essere perfetti rappresentanti della moderna e inclusiva Balmain Army di oggi.

Olivier Rousteing 

DICEMBRE 2020: INVADERE LE STRADE

Il 9 dicembre 2020, i design Balmain hanno fermato i parigini nel loro tran tran quotidiano. Per la presentazione pubblica della sua collezione Pre-Autunno 2021, il Direttore Creativo di Balmain Olivier Rousteing si ispira ai peculiari elementi del patrimonio storico della Maison, guardando indietro al fondatore Pierre Balmain e al suo luogo preferito per i servizi fotografici, decisamente insolito. Infatti, dimostrando ampiamente il suo amore per la città che ha ispirato tanti dei suoi disegni, Pierre Balmain chiedeva spesso ai fotografi di immortalare le sue creazioni all’aperto, sull’affollato marciapiede di fronte alla leggendaria sede Balmain.

Ripensando a questa storia unica, le grandi vetrine della meravigliosa boutique parigina di Balmain in Rue Saint-Honoré hanno offerto un accesso diretto alle creazioni della nuova campagna della Maison, con Rousteing in bella vista che immortalava le modelle che indossavano le sue ultime creazioni, grazie alle spesse lastre di vetro che garantivano il distanziamento interpersonale necessario durante la pandemia. I parigini a piedi, stupiti, e gli automobilisti che passavano davanti si fermavano immediatamente per ammirare questa vista insolita, mentre innumerevoli follower di Balmain seguivano l’evento live da tutto il mondo sui canali video e sui social media della Maison. Ad attirare l’attenzione non era solo l’inaspettato spettacolo del vedere un Direttore Creativo che fotografava le proprie creazione nel bel mezzo della più famosa via dello shopping di Parigi, ma anche la collezione stessa. Infatti, i design di Olivier Rousteing sfoggiavano uno stile audace, brillante ed entusiastico che li faceva risplendere nella luce grigiastra dell’inverno parigino.

 

 

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AUTUNNO 2021: FRACTURE

“Io e il mio team Balmain siamo decisi a far crollare i confini nel cercare modi nuovi e coinvolgenti per comunicare con un’audience in crescita continua. Ovviamente, non vogliamo scioccare o spaventare giusto per il piacere di farlo, ma sappiamo che all’universo della moda odierno farebbe bene un’infusione di voci fresche, diverse e uniche che raccontassero storie interessanti e inaspettate.

Ecco perché Fracture ci è sembrato il modo migliore per presentare la nostra ultima collezione. Invece di optare per la solita, e attesa, campagna fotografica con video, insieme al team abbiamo collaborato con la rete televisiva britannica Channel 4 per creare una serie drammatica da cinque episodi. La storia si svolge appena fuori Los Angeles, al Le Rêve, un motel fatiscente che diventa la casa temporanea di un cast incredibile. Come in ogni creazione Balmain, la musica è la chiave. La storia di Fracture si concentra sull’autrice di canzoni Mya (Jesse Jo Stark) mentre affronta dei problemi di creatività e familiari con l’aiuto del fratello Ari (Tommy Dorfman), dell’amica Edie (Ajani Russell) e del poeta Noa (Charles Melton)”.

Olivier Rousteing 

 

 

ISPIRARSI AL PATRIMONIO STORICO CINEMATOGRAFICO DI BALMAIN

  

“La scelta di una serie a episodi era perfettamente logica. Dopo tutte le nottate trascorse a trangugiare contenuti streaming durante il lockdown, tutti noi del team Balmain conoscevamo bene il potere di assuefazione che esercitano le serie drammatiche. E mi è piaciuto un sacco il fatto che questa scelta abbia permesso di mischiare perfettamente intrigo, musica e moda. Michail, Catherine e Glenn hanno creato questa storia unica mentre Bradley & Pablo si sono assicurati che fosse raccontata al meglio. Mi piace particolarmente il fatto che i loro personaggi sottolineino il potenziale unico dell’amicizia e della creazione artistica nel trascinarci fuori dai momenti più bui, una lezione che molti di noi hanno sicuramente imparato negli ultimi anni. La scelta degli interpreti non avrebbe potuto essere migliore. Tommy Dorfman, Ajani Russell e Charles Melton sono semplicemente superbi, così come Jesse Jo Stark. E quella meravigliosa musica mi è rimasta in testa per mesi e mesi.

Sono contento del fatto che Fracture ci abbia aiutati a toccare un pubblico più vasto, al contempo permettendo a chi conosceva già la Maison di avere a disposizione un altro modo per vivere Balmain. E, se da un lato questa serie/campagna è senz’altro inattesa, dall’alto sono lieto che Fracture continui in realtà una grande tradizione della Maison. Pierre Balmain, infatti, adorava usare i suoi modelli per raccontare una storia. Lavorò per creare i costumi di moltissimi balletti e pièce teatrali, ed era responsabile dei guardaroba di oltre cinquanta studi di produzione europei e americani. E, proprio come noi, il nostro fondatore pare non avesse paura di alzare l’asticella rispetto agli standard dell’epoca. Per esempio, mentre altri couturier parigini si rifiutarono di vestire una giovane Brigitte Bardot, perché temevano che i clienti dell’alta società non avrebbero gradito vedere le creazioni della Maison in “una volgare rappresentazione sullo schermo”, Pierre Balmain fu più che lieti di creare modelli per alcuni dei ruoli più memorabili della stella del cinema. Le creazioni Balmain per La miliardaria, che accentuavano non poco le famose curve di Sophia Loren, forse sono una delle ragioni per cui il film venne considerato “non adatto ai bambini”.

Olivier Rousteing 

    • Photo Credits:

      Inez & Vinoodh
    • Steven Klein
    • Olivier Rousteing
    • An Le
    • Video Credits:

      Jake Nava
    • In collaboration with Channel 4
    • Credits :

      Balmain Creative Director: Olivier Rousteing
    • Episode Direction and Production: Seb Lascoux
    • Balmain Historian: Julia Guillon
    • Episode Coordination: Jeremy Mace
    • Webpage Layout and Coordination: Léa Bouyssou
    • Episode researched, written and presented by John Gilligan
    • See acast.com/privacy for privacy and opt-out information.